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mercoledì 23 aprile 2008

Recensione Register .it

Register.itHostingTalk.it ha il piacere di portare sulle sue pagine Register.it, una delle più importanti compagnie di hosting presenti nel nostro paese e operante con un numero di clienti che la colloca ai primi posti nel mercato italiano.

Marco Chiaverini, responsabile Hosting per Register, ci spiega come è strutturata la gestione della compagnia, quali peculiarità del sistema permettono di offrire ai clienti grandi quantità di spazio e come avviene l’espansione di Register non solo nel nostro paese. L’azienda ha oggi più di 100 dipendenti impiegati per le proprie sedi italiane e vede uno sviluppo del settore hosting in direzione dell’offerta di servizi ausiliari al clienti, non solo per “ospitare” il proprio business, ma anche poi per gestirne lo sviluppo online.

Ringraziamo il Sig. Chiaverini e la Sig.ra Del Re che ha organizzato e reso possibile l’intervista.


Buongiorno Sig. Chiaverini, può spiegare brevemente agli utenti di HostingTalk.it di cosa si occupa Register.it e quale è la sua storia?

Register.it SpA è una società che all’interno del Gruppo DADA, presidia il mercato domini e hosting ed è presente in Italia, in Spagna e nel Regno Unito, dove opera tramite le società Nominalia SL e Namesco Ltd. Register.it è una realtà specializzata nella gestione della presenza online di persone e aziende.

Nomi a Dominio, Email, Web Hosting sono i cardini della nostra offerta. Attualmente a portafoglio abbiamo: 700.000 domini registrati in oltre 180 estensioni 16.000 nuove registrazioni al mese 500.000 indirizzi email gestiti 200.000 siti ospitati sulle piattaforme Hosting 200.000 clienti di cui 4.000 rivenditori

Register.it è accreditata presso ICANN e molte authorities per la registrazione di gtld e cctld ed è l’unica società italiana a vantare la certificazione europea di qualità Euro-Label.



Quale è il suo ruolo all’interno di Register?


Hosting&Mail Manager.


La vostra azienda è una delle più note in Italia, cosa ha consentito di arrivare a un tale successo e ad un numero di clienti che in pochi possono vantare?


Gli aspetti che ci hanno permesso questa crescita sono sostanzialmente 4:

- Ampia gamma di prodotti: Abbiamo costantemente migliorato la nostra offerta di servizi sviluppando nuove funzionalità nell’ottica di fornire al cliente una gamma completa di prodotti e di supporti tecnologici.

- Facilità di utilizzo: Tutti i nosti prodotti e servizi sono acquistabili, fruibili e soprattutto gestibili autonomamente attraverso un personale pannello di controllo. Tutte le features di prodotto sono studiate nella logica di offrire tecnologie complesse ma gestibili in maniera semplice e veloce mediante interfaccce web utilizzabili in self provisioning dal cliente.

- Qualità del prodotto: Abbiamo sempre concentrato le nostre iniziative sulla qualità del prodotto erogato alla clientela puntando molto sull’affidabilità e la continuità dei servizi.

- Servizi a bouquet: Il cliente ha a disposizione una offerta fortemente competitiva che include tutti i servizi necessari per fare il set-up della sua presenza in rete, dal nome a dominio alle caselle di posta elettronica, da una webmail ai tools per la creazione del proprio sito web su uno spazio hosting illimitato.


Quale è il target di riferimento per i vostri servizi?

Possiamo distinguere il nostro target in 3 fasce di clientela:
I professionisti e la piccolissima impresa, la media impresa che richiede servizi più evoluti e infine la grande impresa a cui offriamo un servizio completamente su misura.


Come vede il mercato italiano del settore hosting, è cambiato negli ultimi anni?

Il mercato italiano è sicuramente in crescita come in crescita è il numero e il livello degli hoster italiani ed è fortemente trainato dalla diffusione della tecnologia nelle imprese italiane e dalla crescente consapevolezza che internet è un potentissimo strumento per accedere a nuovo business.
Conseguentemente è cambiata molto la richiesta del cliente che si è spostata verso un prodotto professionale e affidabile ma anche facile da usare, completamente esternalizzato rispetto all’azienda e che non richieda una conoscenza tecnica rilevante. Per la fascia di clientela più alta invece il mercato americano rappresenta ancora un forte punto di attrattiva.



Sig. Chiaverini come avviene l’erogazione del vostro servizio shared hosting, la capacità di spazio e traffico offerta è molto alta rispetto al resto del mercato, grazie a quale configurazione del servizio riuscite a garantire queste risorse?


Sicuramente l’investimento economico sull’infrastruttura è la componente principale che ci permette di offrire questa tipologia di servizio.
La configurazione tecnica è basata su una tecnologia completamente scalabile e creata in house sia per l’ambiente Linux che per quello Windows, al fine di minimizzarne i costi di gestione a vantaggio dell’investimento sulle componenti hardware e di connettività.

A livello di connessione possiamo contare su una banda molto ampia riuscendo ad oggi a servire circa 750 GB di traffico al giorno.
A livello hardware le richieste vengono instradate a un gruppo ridondato di bilanciatori di carico che garantiscono a qualsiasi connessione il servizio della macchina con maggiori risorse libere in merito a rete e carico di cpu.
Le macchine che costituiscono il front end e che rispondono alle richieste sono disposte in cluster e grazie alla tecnologia NFS utilizzano come disco una NAS costituita da gruppi di Filer. Una struttura di questo tipo ci garantisce una totale affidabilità dovuta alla struttura totalmente ridondata, ci permette una scalabilità praticamente illimitata a supporto della crescita di carico e di richiesta di spazio ma soprattutto ci mette in grado di intervenire “a caldo” sull’infrastruttura per gli upgrade senza interrompere alcun servizio.

Per tutta la struttura hardware utilizziamo partner tecnologici quali Cisco, Nortel, HP, NetApp.



Nei vostri piani shared hosting sono presenti limitazioni sul numero di queries orarie, quale la ragione di questa scelta?


In verità la limitazione è presente solo sui piani di hosting intermedi che costituiscono il prodotto di hosting base; i prodotti shared di fascia alta non prevedono limitazioni in merito all’uso delle basi dati.

Le risorse macchina che offrono il servizio di DBMS sono strutturate per reggere carichi molto elevati e abbiamo attivo un canale di supporto con MySQL per supportare la crescita della domanda da parte della clientela di poter utilizzare basi dati grazie all’introduzione e alla diffusione sul mercato di prodotti facili da installare come blog e CMS.


Come altri provider, avete introdotto tra le offerte anche i server virtuali, quale è il target tipico di questa offerta, e soprattutto, quanto pensa sia importante l’evoluzione della virtualizzazione in questo settore, sia per i clienti, sia per gli hosting provider?

L’introduzione dell’offerta Virtual server è stata fatta per servire le fasce di clientela professionale che cercano un servizio molto personalizzato in termini di sistema operativo e features installate come ad esempio Plesk o che vogliono loro stesse personalizzare il loro ambiente con software non disponibile nell’offerta Shared Hosting.

Il server virtuale è un prodotto molto accessibile economicamente e quindi un buon compromesso per chi voglia poter amministrare totalmente la propria macchina senza dover investire in servizi di housing o di server dedicati.
L’evoluzione della virtualizzazione soprattutto in merito alla ridondanza e assegnazione delle risorse macchina costituisce un importante leva di sviluppo del mercato del prodotto server virtuale: mentre gli hosting provider estendono l’offerta di hosting a più fasce di clientela, i clienti possono gestire più domini e fare loro stessi economie di scala in merito allo spazio occupato dinteressandosi della gestione hardware.



Quale è il prodotto più venduto all’interno della gamma dei servizi hosting?


Indubbiamente la tendenza è sempre più orientata ai prodotti di fascia alta di hosting Linux che noi chiamiamo Hosting Business e che comprende oltre allo spazio e alla banda senza limitazioni e 500 GB di traffico anche l’utilizzo di database senza limitazioni.

Questa tendenza sempre più sostenuta è sicuramente legata allo sviluppo dell’Open Source e alla diffusione di software accessibili gratuitamente. Allo scopo di facilitare i clienti in questa direzione stiamo sempre più integrando il nostro hosting con prodotti “freeware”, installabili con un click.



Attualmente quante persone lavorano presso Register.it? Come avviene la gestione dei servizi hosting, vi sono suddivisione tecniche a seconda dei servizi erogati?


Nel reparto tecnico di Register.it lavorano ad oggi circa 20 professionisti con competenze tecniche che vanno dalla gestione di reti, database, storage, web servers e sviluppatori.

La gestione tecnica è demandata sostanzialmente a 4 gruppi che si occupano rispettivamente della piattaforma di hosting linux, di quella Windows, dei server virtuali e dedicati e dello sviluppo delle procedure di gestione e delle API.

Comprese altre figure professionali con competenze diverse, le persone che lavorano attualmente in Register.it, solo per le sedi italiane, sono circa 100.


Che consiglio si sente di dare a chi oggi intende avviare un servizio di hosting? Quali sono le difficoltà tecniche nell’offerta del servizio e soprattutto quali le necessità per poter competere con il resto del mercato?


E’ una domanda molto difficile perchè l’introduzione dei prodotti di hosting è stata fortemente trainata dal prodotto dominio.

Sicuramente consiglierei di investire e strutturare una architettura hardware e software affidabile, ridondata e scalabile con apposite interfacce di gestione autonoma del proprio spazio per il cliente.
Sicuramente sconsiglierei chi crede di poter iniziare con poche macchine create ad hoc aggiungendone solo alla saturazione delle precendenti a meno di non voler poi dover gestire infinite problematiche di carico e occupazione di spazio e quindi dover supportare la crescita con ingenti investimenti in risorse umane.

Per poter competere sul mercato è necessario creare attorno al proprio marchio una forte connotazione di affidabilità e accessibità. Un altro aspetto sempre meno trascurabile è il saper connotare i propri servizi con la facilità d’uso garantendo ai clienti tutte le funzionalità che oggi questi cercano in un hoster come software, assistenza, personalizzazione.


Quali progetti avete per il futuro? Le chiedo una previsione a lungo termine, il mercato hosting italiano fra 5 anni, cosa e come cambierà a suo parere?

Per il futuro integreremo sicuramente i nostri prodotti con sempre maggiori funzionalità garantendo nel contempo le attuali. L’obiettivo di lungo periodo è di porci sempre più a fianco del cliente per aiutarlo nella creazione della sua presenza online.

Già oggi nei prodotti di hosting includiamo gratuitamente la registrazione del dominio e in futuro aiuteremo sempre più i nostri clienti a creare il loro business su internet connotando il nostro prodotto come un servizio oltre che come un supporto informatico.

A questo scopo integreremo tools per la creazione del proprio sito web, aiuteremo il cliente nell’acquisizione di traffico fornendogli strumenti di pianificazione e di verifica dei risultati della propria attività…. e speriamo che il mercato faccia lo stesso!



Sig. Chiaverini la ringrazio a nome di HostingTalk.it per il tempo dedicatoci e le auguro buon lavoro


Grazie e buon lavoro anche a voi.

Articolo Tratto da HostingTalk.it

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